Il Corriere della Sera pubblica un articolo su Lebanon Trust

Il Corriere della Sera pubblica un articolo a tutta pagina su Lebanon Trust (Buone Notizie, 15 ottobre 2019)

Vi siete mai chiesti come ci si senta ad essere una rock star, con entrate trionfanti, una folla adorante che vi segue dappertutto e che osserva a bocca aperta ogni vostra singola mossa?  A me non era mai successo fino al 2008, ma ormai ci ho fatto l’abitudine.

Quell’anno avevo un po’ di tempo che volevo usare facendo volontariato in Libano, paese che conoscevo già come visitatrice. Non trovai però nessuno che mi accettasse a lavorare gratis, eccetto un gruppo di ex-caschi blu irlandesi – gente mai vista – che organizzava un viaggio nostalgico in Libano. Avrebbero alloggiato presso una scuola e fatto un po’ di lavori pratici in situ, poi visitato i luoghi della loro esperienza di soldati di pace dell’ONU. Non ci pensai un attimo e mi unii a loro, incontrandoli per la prima volta all’aeroporto di Praga dove facevano scalo tra Dublino e Beirut.

Il gruppo si rivelò un po’ sgangherato, ma il viaggio fu una vera esperienza: la scuola era un istituto per sordi, e gli alunni – dai piccolissimi dell’asilo ai ragazzi delle superiori – erano strabiliati dalla nostra presenza. Ogni mattina un folto gruppo ci aspettava al cancello della scuola, un edificio sbilenco che supplicava d’esser riparato un po’. Ognuno di noi aveva un codazzo di aiutanti volenterosissimi, che, finite le lezioni, si strappavano l’un l’altro pittura, pennelli e gli altri attrezzi del nostro lavoro, per il privilegio di stare con noi. Dal canto mio, io, ahimè, non sapevo fare nulla – al contrario degli irlandesi, tutti esperti nei lavori manuali – e cercavo soltanto di mantenere un minimo di dignità copiando di sottecchi dagli altri. Ai ragazzi andava bene lo stesso. Dopo due settimane, al momento della partenza, staccarsi da quei sorrisi e da quell’affetto divenne molto difficile.

Ormai è passato tanto tempo da quel viaggio. Non solo ho imparato a mischiare il cemento e stuccare gli infissi, ma insieme a tre degli irlandesi ho creato un’associazione, “Lebanon Trust – Helping Children”. Raccogliamo fondi e andiamo in Libano ogni anno a consegnarli e a fare un po’ di lavoro. Quei bambini adoranti del 2008 adesso sono più alti di noi, tanti di loro hanno finito la scuola, e quelli ancora lì non ci aspettano più alla porta saltando su e giù dall’eccitazione; ma ogni volta ci sono piccoli nuovi arrivati che, fedelmente, seguono lo stesso copione. Finanziamo una logopedista che insegna loro a leggere il linguaggio labiale e a parlare, capacità fondamentali per comunicare col mondo e prepararsi ad una vita produttiva e non di isolamento e miseria come sarebbe altrimenti. Ogni anno li troviamo più bravi e più fluenti, in arabo e in inglese. La comunità dei sordi in Libano comprende poveri e rifugiati. Tutti devono fare i conti con questo handicap, oltre alla loro situazione già sfortunata.  In molti casi le famiglie, costrette a scegliere, favoriscono i figli udenti e non mandano a scuola i figli sordi, che crescono analfabeti e completamente isolati e senza futuro; anche se in molti casi, con un’istruzione adeguata, potrebbero condurre una vita normale. Noi speriamo di poter rendere il loro futuro un po’ meno difficile.

Nel tempo abbiamo cominciato ad aiutare anche due asili in altrettanti campi rifugiati e un istituto per orfani e ragazzi di strada, tutti in Libano. Li visitiamo ogni anno, parliamo con gli insegnanti e i responsabili, ci facciamo raccontare cosa fanno e di cosa hanno bisogno. Abbiamo incontrato molte, moltissime persone esemplari, eroi ed eroine di cui nessuno sa il nome.

Nel 2008, imbarcandomi per il Libano, non mi aspettavo niente di tutto questo. Non avevo idea che avrei trovato degli amici che considero i miei fratelli irlandesi, che saremmo tornati in Libano ogni anno, e soprattutto che nel nostro piccolo, anzi piccolissimo, sia davvero possibile fare una differenza. Anzi, ho visto che è possibile per chiunque.

Laura Bertolotto

Volontaria e co-fondatrice di Lebanon Trust