Archivi annuali: 2019

Laura ringrazia gli amici – 2019

Laura ringrazia tutti gli amici che hanno sostenuto Lebanon Trust quest’anno!

Tanti amici generosi hanno donato quest’anno in favore dei nostri progetti in Libano. Laura in particolare, con tutti gli altri volontari, ringrazia di cuore:

Anna Galli, Genova
Alessandro Bertolotto & Maria Cristina Ferraro, Genova
Martina Merkle, Zurigo (Svizzera)
Fam. Liverini-Swanström, Zurigo (Svizzera), e in particolare Albert
Fabio e Marta Cocurullo, Genova
Anna Dal Negro e famiglia, Zurigo (Svizzera)
Famiglia Zappavigna, Marina di Massa (MS)
Elena Prola e famiglia, Londra (UK)
Milda Cocurullo e famiglia, Genova
Enrico e Lilli Bertolotto, Genova
Famiglia Parodi, Genova
Famiglia Della Penna, Genova
Natale e Carla Ferraro, Genova
Famiglia Devia, Genova
Giorgio Margotti, Livorno
Angela Vigna e famiglia, Savona
Silvana Falaschini, Livorno
Patricia Meade (USA)
Fam. Fasciolo-Barnabe’ e gli amici di Montaldero, Arquata Scrivia (AL)
Fam. Aquini-Alberghini, Arquata Scrivia (AL)
Famiglia Ricci, Arquata Scrivia (AL)
Giovanna & Cristina Pellegrini e famiglia, Genova
Catherine & Adrian Poeydomenge-Ruf, Zurigo (Svizzera)
Fabio Minotti, Lentate sul Seveso (MI)
Chaithra Vishu, India

Il nostro lavoro al FAID nel 2019

Visita e lavoro al FAID, l’Istituto per sordi di Padre Andeweg (novembre 2019)

Questa è stata la dodicesima visita consecutiva dei nostri volontari al FAID, scuola per bambini e ragazzi sordi a Beirut.

Abbiamo risistemato e ridipinto un’aula per l’insegnamento professionale, dove i bambini sordi impareranno il mestiere di barbiere e parrucchiere; fatto molti lavori di manutenzione all’edificio della scuola; pulito e sistemato il giardino; messo in sicurezza e ri-installato la porta del laboratorio di audiologia.

Alla fine del nostro soggiorno tutti gli alunni si sono riuniti per salutarci (e mangiare dolcetti).

Grazie alla generosità dei nostri sostenitori, abbiamo potuto:

– donare 8000 dollari per una logopedista, che insegna a parlare ai bambini e ragazzi sordi
– donare 2000 dollari per acquistare il gasolio per il riscaldamento delle aule
– finanziare tutti i lavori di pitturazione e manutenzione che abbiamo svolto

Non vediamo l’ora di tornare a visitare la scuola!

Vista al campo rifugiati di Shatila, 2019

Visita all’asilo del campo rifugiati di Shatila (novembre 2019)

Nel campo rifugiati di Shatila vivono più di diecimila persone in condizioni miserabili, su una superficie di circa 1 chilometro quadrato, una densità eccezionalmente alta.

L’istruzione è fornita dall’ONU, eccetto l’asilo. Noi di Lebanon Trust aiutiamo un asilo gestito dall’Associazione Najdeh.

Come ogni anno abbiamo visitato questo asilo, e come sempre abbiamo avuto il piacere di vedere le maestre, tutte super-motivate e piene di risorse, e tutti i bambini, tra i 3 e i 5 anni. Ci hanno cantato molte canzoncine in inglese e sono rimasti incantati dalle nostre bolle di sapone.

Grazie ai nostri sostenitori abbiamo potuto donare loro 3000 dollari per alcuni lavori all’edificio e per comprare materiale didattico per i bambini. Grazie a tutti!

La Casa della Speranza 2019

La nostra visita alla Casa della Speranza (novembre 2019)

Siamo anche andati a visitare la Casa della Speranza, un istituto che accoglie orfani e ragazzi di strada. Stanno creando un programma di insegnamento professionale per insegnare ai ragazzi un mestiere e prepararli a costruirsi una vita e un futuro.

Abbiamo donato loro 3000 dollari per questa utilissima attività, in nome dei nostri generosi sostenitori. Grazie a tutti!

Visita all’asilo per rifugiati di Burj el-Shemali, 2019

La nostra visita all’asilo per bambini di famiglie rifugiate a Burj el-Shemali (novembre 2019)

Come ogni anno, siamo andati a visitare l’asilo nel campo rifugiati di Burj el-Shemali a Tiro, nel sud del Libano. Nonostante lo squallore e la miseria che lo circondano, questo asilo è un’oasi di calma, con aule pulite e dipinte a colori vivaci, dove i bambini, dai 3 ai 5 anni, giocano e imparano a leggere e a scrivere, in arabo e in inglese.

Le insegnanti sono bravissime e veramente molto motivate. Ci hanno accolto con grande ospitalità e alla fine ci hanno offerto un ottimo pranzo (tutti seduti sulle seggioline dell’asilo!) di manicaretti della cucina palestinese.

Grazie ai nostri sostenitori, abbiamo potuto donare loro 3000 dollari per le prime necessità e per materiale didattico per i bambini.

 

I volontari in Libano, 2019

Nonostante la situazione instabile, il mese scorso (nov. 2019) i volontari di Lebanon Trust sono andati in Libano

Dal 17 ottobre di quest’anno ci sono proteste diffusissime, a-politiche e a-confessionali, motivate dall’incapacità del governo libanese di fornire servizi di base (elettricità, acqua potabile, raccolta della spazzatura), e risolvere una crisi economica causata da corruzione e spreco di denaro pubblico. Queste preteste causano qualche contrattempo, come blocchi stradali, e allo stesso tempo le banche, spesso chiuse, impongono limiti sui prelevamenti di dollari.

Nonostante questa instabilità, i nostri volontari sono andati in Libano per il loro annuale viaggio di lavoro.

(fotografie: Wikipedia)

Grazie alla Community Foundation of Collier County in Florida

Grazie di cuore al David & Kathleen Halpin Fund della Community Foundation of Collier County, Naples, Florida (USA), per il fedele sostegno

Ancora una volta abbiamo ricevuto una generosa donazione di 1500 per i nostri progetti a favore dei bambini e ragazzi svantaggiati in Libano. Tutta la nostra gratitudine va a Kathleen e Mick Halpin per la loro amicizia e tutto il loro aiuto. Grazie anche allo staff e ai membri della Fondazione, da tutti i volontari di Lebanon Trust.

I volontari di Lebanon Trust sono di nuovo in partenza

I volontari di Lebanon Trust sono di nuovo in partenza

Anche quest’anno i volontari di Lebanon Trust trascorreranno due settimane in Libano, per visitare l’Istituto per sordi FAID, gli asili per bambini di famiglie rifugiate gestiti dall’Association Najdeh, e l’istituto per bambini e ragazzi di strada “La Casa della Speranza” (Home of Hope Lebanon). I volontari faranno, come sempre, lavori pratici e consegneranno le donazioni dei nostri amici e sostenitori.

Un enorme GRAZIE a tutti quelli che ci aiutano!

Il Corriere della Sera pubblica un articolo su Lebanon Trust

Il Corriere della Sera pubblica un articolo a tutta pagina su Lebanon Trust (Buone Notizie, 15 ottobre 2019)

Vi siete mai chiesti come ci si senta ad essere una rock star, con entrate trionfanti, una folla adorante che vi segue dappertutto e che osserva a bocca aperta ogni vostra singola mossa?  A me non era mai successo fino al 2008, ma ormai ci ho fatto l’abitudine.

Quell’anno avevo un po’ di tempo che volevo usare facendo volontariato in Libano, paese che conoscevo già come visitatrice. Non trovai però nessuno che mi accettasse a lavorare gratis, eccetto un gruppo di ex-caschi blu irlandesi – gente mai vista – che organizzava un viaggio nostalgico in Libano. Avrebbero alloggiato presso una scuola e fatto un po’ di lavori pratici in situ, poi visitato i luoghi della loro esperienza di soldati di pace dell’ONU. Non ci pensai un attimo e mi unii a loro, incontrandoli per la prima volta all’aeroporto di Praga dove facevano scalo tra Dublino e Beirut.

Il gruppo si rivelò un po’ sgangherato, ma il viaggio fu una vera esperienza: la scuola era un istituto per sordi, e gli alunni – dai piccolissimi dell’asilo ai ragazzi delle superiori – erano strabiliati dalla nostra presenza. Ogni mattina un folto gruppo ci aspettava al cancello della scuola, un edificio sbilenco che supplicava d’esser riparato un po’. Ognuno di noi aveva un codazzo di aiutanti volenterosissimi, che, finite le lezioni, si strappavano l’un l’altro pittura, pennelli e gli altri attrezzi del nostro lavoro, per il privilegio di stare con noi. Dal canto mio, io, ahimè, non sapevo fare nulla – al contrario degli irlandesi, tutti esperti nei lavori manuali – e cercavo soltanto di mantenere un minimo di dignità copiando di sottecchi dagli altri. Ai ragazzi andava bene lo stesso. Dopo due settimane, al momento della partenza, staccarsi da quei sorrisi e da quell’affetto divenne molto difficile.

Ormai è passato tanto tempo da quel viaggio. Non solo ho imparato a mischiare il cemento e stuccare gli infissi, ma insieme a tre degli irlandesi ho creato un’associazione, “Lebanon Trust – Helping Children”. Raccogliamo fondi e andiamo in Libano ogni anno a consegnarli e a fare un po’ di lavoro. Quei bambini adoranti del 2008 adesso sono più alti di noi, tanti di loro hanno finito la scuola, e quelli ancora lì non ci aspettano più alla porta saltando su e giù dall’eccitazione; ma ogni volta ci sono piccoli nuovi arrivati che, fedelmente, seguono lo stesso copione. Finanziamo una logopedista che insegna loro a leggere il linguaggio labiale e a parlare, capacità fondamentali per comunicare col mondo e prepararsi ad una vita produttiva e non di isolamento e miseria come sarebbe altrimenti. Ogni anno li troviamo più bravi e più fluenti, in arabo e in inglese. La comunità dei sordi in Libano comprende poveri e rifugiati. Tutti devono fare i conti con questo handicap, oltre alla loro situazione già sfortunata.  In molti casi le famiglie, costrette a scegliere, favoriscono i figli udenti e non mandano a scuola i figli sordi, che crescono analfabeti e completamente isolati e senza futuro; anche se in molti casi, con un’istruzione adeguata, potrebbero condurre una vita normale. Noi speriamo di poter rendere il loro futuro un po’ meno difficile.

Nel tempo abbiamo cominciato ad aiutare anche due asili in altrettanti campi rifugiati e un istituto per orfani e ragazzi di strada, tutti in Libano. Li visitiamo ogni anno, parliamo con gli insegnanti e i responsabili, ci facciamo raccontare cosa fanno e di cosa hanno bisogno. Abbiamo incontrato molte, moltissime persone esemplari, eroi ed eroine di cui nessuno sa il nome.

Nel 2008, imbarcandomi per il Libano, non mi aspettavo niente di tutto questo. Non avevo idea che avrei trovato degli amici che considero i miei fratelli irlandesi, che saremmo tornati in Libano ogni anno, e soprattutto che nel nostro piccolo, anzi piccolissimo, sia davvero possibile fare una differenza. Anzi, ho visto che è possibile per chiunque.

Laura Bertolotto

Volontaria e co-fondatrice di Lebanon Trust

Una fantastica vendita di torte alla Symantec

Una fantastica vendita di torte alla Symantec

I nostri meravigliosi amici della Symantec di Dublino in Irlanda hanno organizzato una vendita di torte veramente galattica, raccogliendo più di 1000 euro per i nostri progetti!

Siamo veramente senza parole e non possiamo ringraziarli adeguatamente per la loro incredibile generosità. Grazie a voi, potremo aiutare bambini vulnerabili, rifugiati, senza famiglia. Grazie, grazie di cuore, a Mick Halpin, Stephanie Derwojed, Fabio Fantino, Tina, Alexandra, e tutti voi che avete partecipato e aiutato.

 

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